HarmoPicta (“Harmonia e affectus. Estetica francescana, pittura giottesca e umanisti”) è un progetto ideato e diretto da Amalia Salvestrini, finanziato dalla Fondazione Cariplo e svolto presso il Dipartimento di Filosofia “Piero Martinetti” dell’Università degli Studi di Milano che mira ad approfondire i legami dell’estetica e dell’ambiente francescano con la pittura giottesca e i suoi esiti in età umanistica.
L’ipotesi
L’ipotesi iniziale riguarda la possibilità che l’ambiente francescano e ciò che si potrebbe indicare come “estetica francescana” svolga un ruolo significativo, con altri fattori, nella formazione della pittura di Giotto e della sua scuola, in particolare nella costituzione di una idea di bellezza armonica, osservata anche nelle sue relazioni con gli effetti emotivi.
Il progetto mira altresì a ricercare gli effetti di medio e lungo periodo della estetica e dell’arte francescana nel rinascimento e nella costituzione di concetti estetici, quali appunto una nozione armonica di bellezza che ha come opposto e correlato l’idea di disarmonia.
Le questioni principali
Al fine di esplorare l’ipotesi principale, HarmoPicta si concentra su quattro questioni più importanti:
1) Si considerano le tradizioni coinvolte nella genesi della idea francescana di bellezza come armonia, tanto intelligibile quanto calata nella concretezza del mondo, facendo attenzione non solo a tradizioni filosofiche, ma anche a quelle relative alle teorie musicali e retoriche.
2) Tenendo presente il senso filosofico di tali tradizioni, si intende esplorare l’incidenza della percezione della bellezza come armonia nella sfera emozionale attraverso una indagine sia testuale che iconografica.
3) Si pone in questione il rapporto tra pensiero e immagine, in particolare tra l’estetica francescana, la pittura giottesca e le teorie artistiche umanistiche.
4) L’indagine sugli oggetti storici di HarmoPicta conduce altresì a una considerazione sul piano teorico, da un punto di vista fenomenologico che permette di sottolineare le strutture e le stratificazioni di senso delle formazioni storico-culturali, a partire dal livello precategoriale dell’esperienza fino alle concettualizzazioni più astratte della idea di bellezza come armonia nel corso del tempo. Un simile punto di vista rappresenta anche la base per approfondire il significato teoretico di una prospettiva fenomenologica nello studio di oggetti culturali e storici, e quindi per porre in questione le strutture dell’esperienza, così come le variazioni e le stratificazioni storiche.
Uno sguardo ai metodi di ricerca
Gli strumenti metodologici si possono riassumere in tre aspetti:
1) Le metodologie utilizzate nell’ambito storico-filosofico, a partire dagli sviluppi della ricerca dalpraiana e non solo, permettono di osservare le fonti testuali attraverso indagini lessicografiche su fonti dirette e indirette degli autori e delle tradizioni oggetto di ricerca. Tali indagini lessicografiche sono integrate da approfondimenti concettuali e testuali che mirano a chiarire il senso teorico dei testi e dei problemi, senza trascurare la rilevanza del contesto in cui si situano.
2) L’oggetto di ricerca relativo alla pittura giottesca impone di lavorare a stretto contatto con metodi storico-artistici, tenendo presente i risultati delle ricerche più o meno recenti nel campo della storia dell’arte, delle teorie delle arti e dell'immagine. Questo tipo di ricerca è alla base di analisi che riguardano il rapporto percezione, pensiero e immagine.
3) La prospettiva fenomenologica permette di sottolineare i modi intenzionali di esperienza e di rappresentazione della bellezza come armonia attraverso la storia.
L’intersezione di discipline
Nelle ricerche intorno al progetto HarmoPicta convergono quindi molteplici discipline, volte a una migliore comprensione del proprio oggetto di indagine. Una interdisciplinarietà che coinvolge non solo la storia del pensiero e l’estetica, ma anche le teorie della musica, la storia dell’arte, gli studi francescani, gli studi fenomenologici. Tali campi di ricerca sono integrati e articolati al fine di approfondire il fenomeno complesso della bellezza come armonia, indagato nel passaggio dal medioevo al rinascimento, dalle estetiche e arti francescane alle teorie e pratiche artistiche del rinascimento.
Le finalità del progetto
Le finalità del progetto possono essere sintetizzate in tre punti:
1) Le attività di ricerca, come quelle didattiche che andranno a confluire nella organizzazione di giornate di studio e seminari, mirano a sviluppare l’ipotesi principale sulla incidenza francescana nella costituzione di concetti estetici e sui suoi effetti nella teorie artistiche umanistiche.
2) Il progetto mira a vagliare la rilevanza filosofica della pittura giottesca, anche per tracciare una fenomenologia dell’armonia e degli affetti, con tutta la problematicità che il concetto di armonia porta con sé, non appena si pone in rapporto con il suo correlato di disarmonia e si svolgono le sue variazioni diacroniche.
3) Attraverso azioni comunicative, aperte a un pubblico non necessariamente specialistico, il progetto mira a sollecitare la consapevolezza di alcune delle nostre radici culturali e a far riflettere indirettamente, per analogie e contrasti, sulle sfide della contemporaneità.
Fondazione Cariplo - Grant 2023-1129
Ricercatore principale: Amalia Salvestrini
Sede: Dipartimento di Filosofia "Piero Martinetti" - Università degli Studi di Milano
Referenti scientifici: Fosca Mariani Zini, Elio Franzini, Pietro Conte
Link e maggiori informazioni: https://harmopicta.unimi.it/